2006-02-09
Ieri sera sono stato alle prove della cerimonia di apertura delle Olimpiadi.
Affascinante, impressionante. Lo stadio Comunale (Olimpico) è completamente rinnovato, e l'atmosfera che si respira nella nuova piazza d'armi è particolare. I cancelli dello stadio mi ricordavano libri di fantasia piuttosto che luoghi veri. Entrare nello stadio e vedere la platea, il campo e il palco è stato sconvolgente. Non mi sono reso conto subito del fatto che c'erano più di 30000 persone a vedere lo spettacolo. La lunga coda agli ingressi con metal detector sensibilissimi era già dimenticata.
La sensazione che mi ha colpito di più ieri pomeriggio è stata l'estraneità. Tutto era così maestoso, così grande, così imponente. Non mi sembrava vero che domani comincino i Giochi, e che tutto avvenga qui a Torino.
La cerimonia si apre in modo semplice, con un irriconoscibile Iuri Chechi che colpisce con un martello un'incudine fiammante. La musica è impressionante.
Dal silenzio che ripiomba sullo stadio dopo una brevissima pausa sonora e luminosa si esce con un gioco di luci imponente e dal caos generato dal muoversi di migliaia di persone sul palco. è un muoversi caotico, dal quale si ricreano forme ordinate dopo qualche minuto. Mi è piaciuto tanto il cuore che pulsa sul palco. Più tardi mi piacerà ancora tanto la colomba bianca che numerosi acrobati formano su una rete verticale. Di solito poi non mi sento così patriottico, ma l'alzabandiera, l'inno italiano cantato da una bambina vestita coi colori della bandiera, e l'idea di vedere a poca distanza il presidente della repubblica mi ha colpito. Commosso, quasi. Peccato che il presidente fosse una comparsa e non il Carlo Azeglio vero.
La cerimonia si svolge lentamente, con momenti incomprensibili che vogliono descrivere Torino. Mi spiace perchè mi sembra (dal momento che non ho capito tutto) che vengano messi in mostra i lati peggiori della storia della nostra città.
L'ingresso degli atleti viene provato, anche se loro non ci sono. Segue un intermezzo e il giuramento di atleti e giudici.
Infine, un'ultima parte di cerimonia si svolge con i soliti pattinatori su roller (quanto vorrei pattinare!) con una fiamma in testa. Già, perchè qualcuno ha pensato bene di attaccare una fiaccola sul casco dei pattinatori. Mi fa un po' sorridere l'idea di vederli su ogni schermata coi risultati delle Olimpiadi, ma temo useranno in molti modi le immagini ripetute della loro pattinata.
Provo ancora apprensione per quel poveretto senza fiamma in testa ma comunque dotato di pattini ai piedi che è crollato dal palco mentre pattinava ed è riuscito in modo miracoloso a tenersi in piedi rimbalzando sulla pista.
E poi, l'avete vista Torino in questi giorni? La città e i suoi abitanti sono cambiati in modo radicale.. Le strade finite giusto in tempo sembrano di altri luoghi (Zurigo, Lione), i mezzi pubblici passano più spesso, i ristoranti vi servono pranzo fino alle tre, abbiamo la metropolitana, i torinesi rimangono in code per ore pur di provarla, c'è più gente in giro.. WOW! :-)
Cerchiamo di tenerci i cambiamenti anche dopo le Olimpiadi, vero?