2006-12-07
un'altra settimana è passata.
questa volta una settimana corta, piuttosto vuota. non c'è molto da ricordare, a parte la penultima lezione di Francese, il falafel che non mi ha fatto stare molto bene e il portatile del lavoro che ha dato il suo addio alla vita.
e ancora un'altra cosa, che avrei tanto voluto fotografare ma impossibile da fermare sulla pellicola. stamattina, come al solito, stavo viaggiando sulla TO-AO. il cielo era limpido e azzurro, e sulle montagne si vedeva un po' di bianco, finalmente.
la luce era piuttosto intensa, di colore dorato. dava a tutte le cose visibili un aspetto nitido. e tutto era così bello da guardare che mi sono dimenticato di una cosa: guardare avanti.
è per questo che all'improvviso mi sono ritrovato di fronte un muro. grigio, freddo: la nebbia.
è singolare, come la nebbia avvolga tutto, e ti sprofondi in un altro mondo. si vedono le tonalità calde dei colori sparire mano a mano che ci si addentra. tutto cambia, e si scopre che la superficie delle strade e degli oggetti è ricoperta di un sottile strato di acqua.
Le montagne, che prima erano nitide e luminose, adesso scompaiono a poco a poco. Rimangono solo come ombre. Le tonalità fredde dell'azzurro e del grigio invadono lo spettro luminoso, a poco a poco, lottando con le tonalità calde di arancione e giallo.
mi affascina vivere le transizioni di colore, e so che la mia memoria dimentica in fretta.