cosa ci spaventa, del software libero?

2008-06-13

il non mangiare, essenzialmente.

riassumo in qualche parola (troppo poche, évidamment) la lunga discussione che ho avuto con Brich.

Innanzitutto, per sviluppare un software, i mezzi di produzione sono alla portata di tutti, che si tratti di software proprietario oppure no. (c'è la questione della licenza, in effetti, un po' scomoda, ma se si chiude un occhio, si arriva ad averli, 'sti benedetti mezzi di produzione.)

E poi, un giorno, quando saremo grandi e completamente indipendenti, potremo riassumere questi mezzi di produzione in una lista di costi. E giusto a fianco, ci sarà una lista di guadagni, che permetterà di seppellire i costi. Se cosi non è, mh, ritorniamo al problema iniziale, cioè il non mangiare.

Ebbene, questa è una visione molto chiara di un sistema di produzione. Capitalista, senza dubbio. Con un quaderno di bordo con indicati i costi e i gadagni.

Ma cosa spinge a preferire questa ottica al software libero? Il fatto che il software libero non abbia scopo (preciso). Non è fatto per uno scopo in particolare, ma cerca di raggiungerli tutti allo stesso tempo.

E dunque, siamo finiti a parlare di cosa vorremmo fare da grandi, come quando eravamo piccoli.

{disclaimer: il CI nel titolo è vago. non indica né me stesso né il mio modo di pensare. come spiego nelle prime righe, questo è il resoconto di una discussione, che, come tutte le discussioni, apporta qualcosa di nuovo ai partecipanti. io stesso non ho ben chiaro come la penso. condivido alcune cose, e trovo che sia una interpretazione plausibile del mondo.}